ll prezzo che pattuisci con il venditore non è mai quello finale. Vanno aggiunte spese accessorie e tasse. E non è una differenza di poco conto. Vediamole insieme secondo le varie fasi della compravendita:
La proposta
Hai visto una casa che ti piace e vuoi fare un’offerta? La proposta di acquisto deve essere scritta e accompagnata da un assegno di caparra. L’assegno, che va intestato al venditore, impegna a rispettare l’accordo. Al momento del rogito l’importo verrà scorporato dal saldo finale.
Non si paga niente se si conclude l’acquisto. Se, invece, semplicemente, si cambia idea, si perde la caparra. La proposta però può prevedere clausole specifiche che in certe situazioni, come la mancata concessione del mutuo, ti consentono di ritirare l’offerta senza perdere il denaro.
Il contratto preliminare
Se il venditore accetta, la proposta d’acquisto diventa un contratto a tutti gli effetti, da registrare entro 20 giorni. Va pagata un’imposta di 200 euro, più lo 0,50% (o il 3% in base alle differenti sedi dell’Agenzia delle Entrate) sulla caparra, oltre a marche da bollo (solitamente due da 16.00 Euro).
Le imposte
Se acquisti da un’impresa entro 5 anni dalla costruzione, al prezzo di vendita devi aggiungere l’Iva al 10% e imposte fisse per 600 euro. Chi compra da un privato deve versare un’imposta di registro del 9% e pagare 100 euro di tasse fisse. Per la prima casa l’Iva si calcola al 4% e chi acquista da privato gode di un’imposta di registro al 2%.
Come risparmiare. Quando è prevista l'imposta di registro, la legge consente di risparmiare applicando la percentuale sul valore catastale anziché sul prezzo effettivo della casa. Per un immobile di circa 200.000 euro e un valore catastale di 70-80.000 euro, l’imposta scende da 4.000 a 1.400-1.600 euro.
L’onorario del notaio
Difficilmente è sotto i 1.000 euro (varia in base al prezzo compravenduto dell'immobile), inoltre vanno aggiunte altre voci oltre al solo onorario. Chi richiede un mutuo dovrà anche aggiungere l’onorario per il contratto ipotecario, che varia a seconda del valore del finanziamento erogato.
L’agenzia immobiliare
Il compenso provvigionale è un accordo stabilito liberamente tra le parti (agente e acquirente o venditore) solitamente in percentuale o in casi specifici in forfettario; se non si dovesse aver trovato un accordo sulla percentuale si farà riferimento alle tabelle tenute dalla Camera di Commercio del territorio (in media varia dal 2 al 4 % del valore dell’immobile).
Importante: I compensi pagati all’agenzia immobiliare per l'acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale sono detraibili nella misura del 19%, su un importo massimo di 1000 euro.
A presto!
Christian
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